Ciclocross, discussione a distanza fra Lucinda Brand e Sara Casasola: “Prendo rischi quando è necessario, ma non sono esagerata”
Sara Casasola continua a brillare in questa stagione di ciclocross. Ormai affermatasi assolutamente tra le migliori della disciplina in questo inizio di stagione, la 24enne di San Daniele del Friuli sta facendo brillare il tricolore sui vari circuiti affrontati sinora, costringendo le rivali ad accorgersi di lei. Tra queste non manca Lucinda Brand, con la quale si è trovata spesso a battagliare in gara. L’esperta portacolori della Baloise Trek Lions non ha nascosto peraltro il suo disappunto con la giovane azzurra per una manovra giudicata avventata nella prova di Merksplas, svoltasi questo sabato. La 35enne neerlandese era infatti stata ostacolata dal tentativo della friulana di passare nello stretto a poche curve della fine, finendo per perdere la ruota di Ceylin del Carmen Alvarado, che era così andata a vincere.
“Senza la sua mossa non ci sarebbe stato alcun distacco e sarebbe stata una battaglia per la vittoria sino alla fine – aveva commentato la classe 1989 nell’intervista dopo la gara – Forse è stato dovuto alla giovane età, ma spesso mi è capitato di rimanere di stucco (da alcune sue manovre, ndr). Il ciclocross è un po’ così, ma normalmente non paga. È fastidioso e quando ne avrò la possibilità voglio chiarire”.
Un confronto diretto fra le due non c’è stato, che comunque anche ad Hamme si sono date battaglia sino all’ultimo metro, giungendo appaiate alle spalle nuovamente della Alvarado. “So che magari è stata una mossa rischiosa, ma non c’era niente contro Lucinda – ha risposto Casasola interpellata al riguardo da IDLprocycling – Volevo stare alla sua ruota, ma mi sono ritrovata a metà dietro di lei e dovevo scegliere fra cadere o fare qualche metro salendo. Ho fatto quel che dovevo fare, anche se il confine tra giusto e sbagliato a volte può essere sottile per gli altri. Così sono le corse e tutti fanno quel che devono nel momento in cui si trovano ad affrontarlo”.
La classe 1999 spiega dunque “di non aver parlato con Lucinda di questo”, scherzando poi sul fatto che siano ancora amiche. D’altro canto, non ha intenzione giustamente di abbassare la testa alle più blasonate rivali: “Prendo rischi quando è necessario, penso. Non cerco di esagerare perché nessuno vuole cadere in modo stupido, ma se vedo una opportunità cerco di coglierla. A volte sono persino troppo gentile, dovrei farmi rispettare di più”.
Nelle dieci gare affrontate sinora il peggior risultato è stato il decimo posto dell’esordio, poi da allora è sempre stata fra le prime quattro, conquistando cinque podi (tra cui un secondo posto), ritagliandosi così assolutamente un posto di diritto fra i vertici della disciplina in questo momento. Il che significa anche che ha un suo posto nelle posizioni di testa e non deve certo tirarsi indietro…
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